Non aveva la caratura della cosca né del gruppo tipicamente mafioso la gang della droga che operava nel cuore della cintura urbana sud della città, tra i ruderi e le erbacce degli ex rioni popolari Guarna e Caridi dove avevano allestito il proprio quartiere generale, spacciavano stupefacenti a cielo aperto, incontravano fornitori ed alleati, dirimevano le questioni legate a fibrillazioni interne. Una gang sprovvista dal rango mafioso ma dalle ambizioni importanti. Puntavano in alto negli affari e a scalare, seppure partendo dall’ultimo gradino, le gerarchie delle ‘ndrine di Reggio sud.
