La sentenza della Corte d’appello non chiude il caso. La procura di Caltanissetta ha già chiesto un nuovo processo per il depistaggio istituzionale che ha tenuto lontana la verità dai veri responsabili della strage di via D’Amelio. E, ancora una volta, sotto accusa ci sono quattro rappresentanti delle istituzioni, altri poliziotti che un tempo facevano parte del gruppo di indagine sulle stragi Falcone e Borsellino. Proprio come quelli appena giudicati in appello. Ma questa volta, l’accusa è più pesante: non più calunnia nei confronti del falso pentito Vincenzo Scarantino, ma “ depistaggio”. Il reato previsto dall’articolo 375 del codice penale viene contestato a Maurizio Zerilli, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi e Angelo Tedesco. Il procuratore Salvatore De Luca e il sostituto Maurizio Bonaccorso hanno già sollecitato il rinvio a giudizio, l’udienza preliminare si terrà l’11 luglio.
