Dai contatti coi fornitori di droga di Napoli all’approvvigionamento di cocaina, marijuana e hashish nel Catanzarese ed a Reggio Calabria per poi spacciare le droghe nelle piazze di Crotone. È lo scenario criminale del presunto traffico di stupefacenti che è convinto di aver scoperto la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nella nuova inchiesta sul gruppo rom del quartiere di via Acquabona. I pubblici ministeri Paolo Sirleo, Elio Romano, Pasquale Mandolfino e Irene Crea hanno chiuso le indagini a carico di 25 persone che, a vario titolo, devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per complessivi 318 capi d’accusa. Nei mesi scorsi, invece, il giudice delle indagini preliminari di Catanzaro, Luca Bonifacio, da un lato aveva rigettato la richiesta di arresto per avanzata dai pm per 21 accusati per l’inattualità delle esigenze cautelari poiché i fatti contestati risalgono al 2019.
