Stragi di ‘ndrangheta e mafia: nuove prove della Procura.

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L’anonima sequestri e l’eversione il sequestro di Roberta Ghidini (novembre 1991) e l’attentato mancato a Palazzo San Giorgio (ottobre 2004) quando nei bagni del Comune di Reggio Calabria dopo una segnalazione gli 007 dei Servizi segreti calabresi furono rinvenuti alcuni candelotti di tritolo la massoneria deviata e le logge segrete i colloqui istituzionali in carcere «non tracciati» e il “Protocollo Farfalla” la ‘ndrangheta reggina che spadroneggiava a Milano e in Lombardia e «la collocazione verticistica dei Papalia e dei Delfino di Platì nel panorama ‘ndranghetistico massonico»: sono alcune delle nuove prove che il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha annunciato ieri nelle vesti di sostituto procuratore generale nel processo «’Ndrangheta stragista» in Corte d’Assise d’Appello a Reggio Calabria.