Stragi, il killer catanese Maurizio Avola sotto torchio per ore: «Su via D’Amelio c’era un piano B»

Non è finita. Non sono bastate otto ore per completare l’esame del killer catanese Maurizio Avola. Ieri è cominciata l’udienza camerale per poter interrogare il collaboratore di giustizia che ha fatto rivelazioni inedite sui due attentati in cui persero la vita 32 anni fa il giudice Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Uno step ritenuto necessario dal gip Santi Bologna per valutare la richiesta di archiviazione della procura nissena delle indagini avviate proprio a seguito delle dichiarazioni del sicario del clan Santapaola-Ercolano. Per Avola i catanesi avrebbero avuto un ruolo attivo nelle stragi del 1992 a Palermo. Marginale per Capaci, da protagonisti per via D’Amelio. Ieri a compulsarlo con una serie di domande è stato il suo legale, l’avvocato Ugo Colonna.