Struttura, nomi e catena di comando. La cosca Bellocco spiegata dai pentiti

Hanno vissuto all’interno della famiglia, ne conoscono i segreti, la struttura di comando e la capacità di incutere terrore. Così come in altre indagini, anche in quella della procura antimafia di Reggio Calabria “Blu notte” il ruolo dei collaboratori è stato importante per gettare uno sguardo dall’interno nelle dinamiche della cosca Bellocco di Rosarno, uno dei clan più potenti e rispettati della Calabria. Nelle motivazioni alla sentenza di primo grado, con la quale il gup distrettuale ha condannato 42 imputati per associazione mafiosa e una serie di altri reati, viene valorizzato il contributo dei pentiti, soprattutto quello di Vincenzo Albanese, genero di Rocco Bellocco. Albanese decide di collaborare nel 2015, perché era stato arrestato, per traffico di droga, in compagnia di una donna che non era sua moglie. Temeva di essere ammazzato.