Tonino: «ho un bordello di cocaina a casa…»

Fu proprio questa frase ad aprire uno scenario rilevante agli investigatori della Mobile. E fece decollare l’indagine. Era il 15 ottobre del 2021, e “Tonino” Settimo si confidava con Giovanni Cacopardo. Era a casa di Settimo la «sede operativa» del gruppo, alle case Arcobaleno di S. Lucia sopra Contesse. Ma i due non sapevano che appena due giorni prima quelli della Mobile avevano installato un trojan nel telefono di Cacopardo, e vivevano tutto il traffico “in diretta”.