Trame nere e depistaggi. Cinque filoni d’inchiesta sui mandanti occulti

Per la procura di Caltanissetta, la svolta è arrivata nel settembre dell’anno scorso, con la perquisizione a casa dei familiari di Arnaldo La Barbera. Nella cantina della moglie, a Verona, i carabinieri del Ros hanno trovato dei vecchi estratti conto: l’ex capo della squadra mobile di Palermo ritenuto il regista del gran depistaggio attorno alla strage di via D’Amelio aveva fatto degli strani versamenti in contanti, fra il settembre 1990 e il dicembre 1992. Totale, 114 milioni 699mila 620 lire. Da dove arrivano quei soldi? È quello che si chiede la procura nissena. Sono soldi di mafia o soldi di Stato per i lavori sporchi di La Barbera? Si muove dentro lo Stato la grande indagine che il pool di Caltanissetta sta sviluppando in questi mesi. E ci sono almeno cinque filoni che il gruppo di lavoro coordinato dal procuratore Salvatore De Luca e dall’aggiunto Pasquale Pacifico sta sviluppando.