Trentotto imputati per estorsione.

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Pretendevano il versamento del 3% dell’importo dell’appalto per “mettersi a posto” ed essere lasciati tranquilli. Una richiesta estorsiva tutt’altro che… ragionevole, dal momento che l’importo totale dell’appalto era più che cospicuo. Erano gli esponenti del clan mafioso di Porta Nuova, alla sbarra a Palermo nell’udienza preliminare apertasi nell’aula bunker dell’Ucciardone dopo gli arresti dello scorso dicembre nell’ambito dell’operazione “Panta Rei”.