Gli inquirenti ritengono «emblematica» la vicenda di una speculazione edilizia che avrebbe dovuto consumarsi in via Felice Bisazza e che, poi, invece, non è andata in porto. Ma proprio questa vicenda, sempre secondo l’accusa, testimonierebbe «il vincolo di natura politica e affaristica che legava la Barrile a Francesco Clemente, da una parte» e, dall’altra parte, «il rapporto di cointeressenza intercorrente tra Clemente e l’imprenditore Vincenzo Pergolizzi, storicamente ritenuto contiguo a temibili contesti della criminalità organizzata barcellonese».
