Una rete fitta e articolata, operante da anni in Lombardia e dedita all’usura e alle estorsioni con il metodo mafioso. L’inchiesta “Atto Finale” della DDA di Brescia, che ha portato nella mattinata di lunedì scorso all’esecuzione di 16 misure cautelari in diverse regioni d’Italia, ha fatto emergere una vera e propria organizzazione criminale imperniata su un meccanismo rodato di vendita del denaro e capace di mettere all’angolo diversi imprenditori del comprensorio bresciano schiacciati dalla crisi del post lockdown.
