Condividevano la stessa piazza dello spaccio nello storico quartiere di Reggio sud, Sbarre (chi tra i rioni Guarna e Caridi e chi sul viale Calabria) ed operavano in autonomia senza mai «pestarsi i piedi a vicenda». Anzi, rilevano gli inquirenti, per spacciare droga di ogni tipo (cocaina, eroina e marijuana) escludevano di farsi concorrenza e qualora servisse si interfacciavano per risolvere le controversie. Verso il processo i 25 indagati dell’operazione “Sbarre”, capi e gregari delle due cellule criminali incastrate dalla retata dei Carabinieri dello scorso settembre. Il provvedimento di chiusura indagini preliminari, a firma dei Pubblici ministeri Diego Capece Minutoli e WIgnazitto, è stato notificato a 25 persone, che avranno adesso 20 giorni di tempo per farsi interrogare o controbattere alle pesanti accuse con documentazioni difensive, in attesa dei tempi tecnici e procedurali per fissare l’udienza preliminare.
