Un ispettore di Polizia che conferma la presenza di Nitto Santapola a Terme Vigliatore e Portorosa tra il ’92 e il ’93 grazie ai suoi informatori dell’epoca, e il forte interesse dello Sco e del Sisde. E una prostituta che racconta di aver incontrato e “servito” regolarmente il capomafia catanese, accompagnato dal barcellonese Salvatore “Sem” Di Salvo, quando abitava in contrada Archi, a S. Filippo del Mela. Nella storia ancora oscura dell’omicidio di Beppe Alfano ci sono ancora troppi misteri, e tra le nuove carte emergono fatti assolutamente inediti, che gettano una luce del tutto nuova a quella esecuzione voluta (solo?) da Cosa nostra barcellonese, molto probabilmente per fare un favore ad un’altra entità mafiosa.
