Uno, Pietro D’Aì, sindaco di Misilmeri eletto da una coalizione di Udc e liste civiche, è indagato e ha resistito fino all’ulimo momento utile, salvo poi annunciare di essersi dimesso quando già il comunicato di Palazzo Chigi sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose era diventato pubblico. L’altro, Ciro Caravà, di Campobello di Mazara, dopo un passato antimafia, e un cambio di casacca da Fi al Pd — senza mai risultare iscritto ufficialmente — era già finito arrestato.
