Ferrante riempie verbali di rivelazioni, ma in aula è assente.

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Doveva essere un’udienza cruciale, dopo quella di giovedì scorso, per vagliare le sue dichiarazioni nel procedimento che lo vede fra gli imputati ma Giovanni Ferrante, l’aspirante collaboratore di giustizia, ieri non ha preso parte all’udienza nell’aula bunker dell’Ucciardone per motivi di salute. E così al processo Mani in pasta contro gli affari della famiglia mafiosa dell’Acquasanta, in corso col rito abbreviato, il Gup Simone Alecci ha congelato anche le altre deposizioni in programma che riguardavano imputati che, intervenendo prima di Ferrante, avrebbero poi nuovamente potuto chiedere di essere ascoltati.