Le stragi di mafia di Palermo del 1992, la cui competenza è della Dda nissena, Cosa Nostra che non spara più ma punta ai fondi dell’Europa e aggrega colletti bianchi rimanendo sempre pericolosa insieme alla Stidda, poi un monitoraggio sullo stato dell’informazione per capire «se ci sono censure preventive o filtri editoriali – ha detto il presidente Nicola Morra – con dinamiche che abbiamo già vissuto con il caso Montante che dava l’idea di una relazionalità finalizzata a controllare anche l’informazione» e la verifica di quelli che sono i problemi – a cominciare dalle croniche carenze degli organici – degli uffici giudiziari del Distretto della Corte d’Appello. Sono questi i temi di una serie audizioni della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali cominciate ieri.
