La mano dei clan dietro l’impero dei Perri.

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Uno dei più importanti gruppi imprenditoriali della Calabria avrebbe agito «secondo le direttive e con modalità e finalità concertate con gli esponenti apicali della cosca Iannazzo». Un impero economico da ottocento milioni di euro che sarebbe nato e cresciuto per volere della ‘ndrangheta lametina. Ieri mattina la Guardia di finanza ha eseguito un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri. I sigilli sono stati applicati alla holding riconducibile ai tre fratelli Francesco, Pasqualino e Marcello Perri di Lamezia Terme.