«C’era un patto tra mafia e massoneria».

Carmelo D'Amico,pentito,clan, Barcellonesi

D’Amico svela ai magistrati intrecci e nomi e si autoaccusa di due omicidi commessi nel 1993. Ieri depositati i verbali con le dichiarazioni del pentito.
La “famiglia”mafiosa dei “Barcellonesi”, fin dai primi anni Novanta, con l’ascesa ai vertici del capomafia Giuseppe Gullotti, avrebbe stretto un “patto” scellerato con una «potentissima loggia massonica segreta» ai cui vertici ci sarebbero stati lo stesso Gullotti e un personaggio che allo stato rimane misterioso perché il suo nome è coperto dal segreto istruttorio.