D’Amico: ecco come funzionavano le estorsioni.

Carmelo D'Amico,pentito,clan,Barcellonesi

Estrazione di inerti destinati ai lavori per il raddoppio Fs: le aziende nel mirino dei clan e i beneficiari Il pentito Carmelo D’Amico, ex capo del braccio armato della famiglia mafiosa dei “Barcellonesi”, nell’interrogatorio dello scorso 5 dicembre avvenuto nel carcere catanese di Bicocca, ha raccontato ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia messinese, Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio, delle estorsioni alle ditte che estraevano inerti destinati ai lavori del raddoppio ferroviario.