Un commerciante di via Garilli racconta di due signori dall’aria distinta che poco prima di Natale sono passati a chiedere un aiuto per i carcerati. In via Volturno, si sono presentati invece tre giovanotti che parlavano in dialetto stretto, anche loro sollecitavano un contributo per le famiglie dei carcerati. Nel salotto buono di Palermo, gli esattori del pizzo hanno avuto un gran da fare a dicembre.
