La rivolta di Corleone contro la mafia.

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Si sgretola il muro dell’omertà nell’ultimo feudo ancora «immacolato» di Cosa nostra, quello di Corleone. Arriva dalla patria di Liggio, Riina, Bagarella e Provenzano, infatti, il moto di ribellione di alcuni imprenditori e commercianti che sono stati taglieggiati dagli uomini del racket mafioso e che, stanchi di subire ricatti e pressioni, hanno deciso di passare dalla parte dello Stato e raccontare tutto ai carabinieri. Ieri mattina il blitz. I militari del Comando provinciale e del Gruppo “Monreale”, guidati dai colonnelli Giuseppe De Riggi e Pierluigi Solazzo, hanno arrestato quattro presunti taglieggiatori.