Negli anni Sessanta, gestivano solo un modesto albergo in via Crispi. Ma l’avvocato Paolo Ponte ci credeva per davvero. E aveva visto giusto. Nel giro di cinquant’anni, la famiglia Ponte è diventata una delle dinastie imprenditoriali più importanti di Palermo. Poi, all’improvviso, è accaduto qualcosa. L’ anno scorso, il sospetto di aver intrattenuto rapporti con una famiglia di mafia, quella degli Sbeglia. Adesso, arriva un provvedimento pesantissimo per gli albergatori più noti di Palermo: il sequestro dei loro gioielli.
