Lo sfogo di Nicosia: «Io vittima di mala giustizia».

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«Ho atteso in rigoroso silenzio chela magistratura giudicante, una magistratura serena, preparata, competente, scevra da pregiudizi e condizionamenti esterni, si esprimesse e spazzasse via con la forza del diritto l’infame accusa avanzata, invece, da quella parte di magistratura inquirente che si è affidata a falsi mezzi pentiti, non adeguatamente riscontrati, ed a congetture prive del seppur minimo elemento indiziario». L’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, finito ai domiciliari insieme al fratello Fabio e ad altre quattro persone con la pesante accusa di voto di scambio politico mafioso ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa, a distanza di qualche giorno dalla decisione del Tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza del Gip etneo, emessa su richiesta della Procura di Catania