Beni per 8 milioni, dei quali fa parte anche il 45 per cento del capitale sociale della squadra di calcio dilettanti del Bagheria. È il patrimonio sequestrato dai carabinieri del nucleo investigativo a Francesco Raspanti, un facoltoso imprenditore ma anche presunto esattore della famiglia mafiosa di Bagheria, agli arresti domiciliari dal 2014 con l’accusa di estorsione aggravata.
