Sei condanne per pizzo preteso sotto la bandiera della mafia. Le ha chieste la procura, per l’inchiesta «Cerbero», che soltanto per un settimo imputato ha proposto un verdetto assolutorio. Tutti, ad eccezione di colui che è stato tirato fuori da questo contesto, si sarebbero macchiati di richieste estorsive. Girate ad un imprenditore del settore edile che, secondo la difesa, sarebbe un personaggio “ai limiti”.
