I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito cinque ordinanza di custodia cautelare in carcere notificandole ad altrettante persone già detenute. L’accusa contestata alle cinque persone coinvolte nell’operazione, denominata “All in 2”, è associazione per delinquere di tipo mafioso. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip di Reggio Calabria, Antonino Foti, su richiesta del Procuratore distrettuale, Giovanni Bombardieri, dell’aggiunto Giuseppe Lombardo e del sostituto procuratore Sara Amerio.
