“Occhi di ghiaccio” e il business del caffè.

Nicola Acri,emilia Romagna

La `ndrangheta imprenditrice nella patria del giurista Irnerio, nella città che ospita una delle università più antiche della Penisola, aveva il volto imperturbabile di Nicola Acri, 31 anni, chiamato da amici e nemici “occhi di ghiaccio”. È stato in un parcheggio di Borgo Panigale che i carabinieri del Ros hanno interrotto sabato scorso la latitanza della “primula” di Rossano, alla macchia da tre anni. L’arresto di Acri – condannato all’ergastolo per l’assassinio dell’imprenditore calabrese Luciano Converso – ha spinto gl’investigatori dell’Arma a ricostruire tutta le rete messa in piedi dal ricercato in Emilia Romagna.