«Capacità intimidatoria e sopraffazione»

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Metodi mafiosi. Per gli inquirenti il gruppo Serraino che si era espanso fino a Trento usava le maniere forti quando c’era da imporre il proprio volere. Un tema affrontato dal Gip di “Perfido”: «Molti gli episodi rappresentativi della capacità intimidatoria e di sopraffazione dell’organizzazione. Oltre al pestaggio di un lavoratore cinese (che pretendeva soltanto di essere pagato per il lavoro effettuato) emblematica appare la condotta di Mustafa Arafat (tra i destinatari di una misura cautelare) nei confronti di un imprenditore il quale aveva “osato” denunciarlo per truffa».