Obiettivo Roma. La Capitale. Il gruppo Serraino con base operativa a Trento era «operativo» anche nel Lazio grazie ai contatti e alla dinamicità relazionale di Domenico Morello, «personaggio organico alla locale di Lona Lases» per i Carabinieri del Ros che hanno curato l’indagine “Perfido” e destinatario di una misura cautelare in quanto colui che «manteneva i rapporti con gli altri sodali e direttamente con le cosche Paviglianiti e Iamonte in Calabria».
