Per i carabinieri di Trapani e i magistrati della Dda di Palermo, come conferma il gip nel suo provvedimento, «Francesco Domingo è riconosciuto come autorità di vertice tra le articolazioni mafiose trapanesi addirittura negli Stati Uniti d’America ove come noto si sono da tempo insediate e sviluppate importanti “cellule” di Cosa nostra». Un personaggio di spessore, dunque, è diventato Domingo meglio noto come “Ciccio “tempesta”, nonostante tre lustri trascorsi nelle patrie galere per condanne definitive per associazione mafiosa. Il boss di Castellammare del Golfo si dava da fare persino da dentro il carcere impartendo ordini veicolati all’esterno tramite la moglie.
