La “contiguità ad ambienti camorristici” di alcuni giornali, come l’ex Corriere di Caserta, non era un’invenzione diffamatoria di Roberto Saviano, ma un’osservazione connotata da “intrinseca obiettività e veridicità”. Così la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Paola Di Nicola, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Eugenio Albamonte, archivia l’ipotesi di diffamazione nei confronti dello scrittore di Gomorra e dell’allora direttore di Repubblica, Ezio Mauro.
