Cosche emergenti e nuovi volti nella ‘ndrangheta di Gioia Tauro. Fuori discussione la leadership della dinastia Piromalli, confermato il graduale ritorno ai vertici degli alleati Molè, nella città simbolo della Piana avevano conquistato significativi spazi due famiglie mafiose di robusta caratura: i De Maio e i Brandimarte. In sinergia, guadagnandosi sul campo rispetto e credibilità criminale, si erano impadroniti delle piazze dello spaccio di “Marina Grande” e del Lungomare, le aree della movida di Gioia Tauro, cuore pulsante della vita estiva.
