Può lasciare i domiciliari ma non potrà mettere piede in Calabria e resta l’ombra di aver agito per favorire le cosche di Lamezia. È quanto deciso per l’ex sottosegretario Giuseppe Galati dal Tribunale della Libertà di Catanzaro che ieri pomeriggio ha depositato la sua decisione a quattro giorni dall’udienza in cui era stato discussa l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra.
