Perché un boss barcellonese di primo piano come Salvatore “Sem” Di Salvo, che è succeduto a Giuseppe Gullotti nel governo di Cosa nostra barcellonese e si trova da anni rinchiuso al “41 bis” , prende carta e penna e scrive in perfetto italiano un biglietto di auguri nel dicembre del 2019 al suo picciotto e sottoposto Carmelo Giambò, anche lui al “41 bis”? C’erano messaggi subliminali in quel “semplice” biglietto d’auguri? Ma soprattutto, perché Giambò, visto il regime di massima detenzione di entrambi, viene quantomeno a sapere del biglietto, come lui stesso confessa ai magistrati della Dda messinese durante i colloqui del suo tentativo abortito di collaborare con la giustizia?
