“Lia Pipitone uccisa da Cosa nostra. Bastò il sospetto che tradiva il marito”.

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“L’omicidio di Lia Pipitone maturò all’interno di Cosa nostra, in ossequio a delle regole ferree imposte dalla cultura mafiosa – si legge nelle 106 pagine della motivazione della sentenza – fu pianificato ed eseguito dalla stessa organizzazione mafiosa, con modalità tali da far apparire la morte della ragazza come l’epilogo tragico di una rapina, allo scopo di occultare le reali ed effettive motivazioni del delitto”. La uccisero il 23 settembre 1983. Lia aveva 24 anni. E voleva solo vivere la sua vita.