I tentacoli della mafia sui giochi online affari milionari all’estero, base a Catania.

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L’inchiesta, che prende in esame gli anni dal 2015 al 2018, ha preso il via «dalla segnalazione di un intermediario finanziario, una banca, che ha lanciato l’alert dopo aver rilevato alcune incongruenze su operazioni poi rivelatesi sospette – spiega il ten. col. Gennaro Tramontano, comandante del Nucleo Pef di Catania – e ha riguardato il sistema di illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive online e delle attività volte al riciclaggio dei proventi». I finanzieri hanno accertato che la consorteria criminale aveva ideato su internet un’apposita piattaforma di gioco – (denominata “Raisebet24.com”), non autorizzata a operare in Italia, attribuendone la proprietà a una società maltese, al fine di occultare il legame con il territorio nazionale e le connessioni con la criminalità organizzata.