Chiesero il pizzo al “re” dei torroncini ma Condorelli denunciò e saltò tutto.

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Nel marzo del 2019 Daniele Licciardello (uno dei capi del gruppo Stimoli di Belpasso) e Vincenzo Gattarello (spacciatore dello stesso gruppo) lasciano davanti all’ingresso dell’industria dolciaria “Condorelli” di Belpasso una busta di plastica con dentro una bottiglia potenzialmente incendiaria e un biglietto con scritto: “Cercati un amico, o ti metti a posto o ti bruciamo il locale”. Il messaggio era chiaro. I clan mafiosi di Paterno e Belpasso – Alleruzzo, Assinnata e Amantea – storicamente legati alla famiglia catanese di Cosa Nostra “Santapaola-Ercolano”, avevano deciso di chiedere il “pizzo” anche agli eredi del cav. Condorelli, conosciuto in tutt’Italia per la famosa pubblicità dei torroncini.