Variano da 14 anni a 8 mesi di reclusione le richieste di condanna che il pubblico ministero Chiara Bonfadini ha avanzato nei confronti delle persone imputate nel processo “Quinta Bolgia”, scaturito dall’inchiesta con cui la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha svelato l’infiltrazione delle cosche lametine nella sanità pubblica, portando allo scioglimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. L’inchiesta, scattata nel novembre del 2019, portò all’arresto di 22 persone tra imprenditori, politici e amministratori, tra cui anche l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Giuseppe Perri e l’ex direttore amministrativo Giuseppe Pugliese.
