Morte di Maria Chindamo, a Limbadi ora si volta pagina.

Omicidio,imprenditrice,Maria,Chindamo,dichiarazioni,pentito,Antonio,Cossidente,Reggio,Calabria

L’amministrazione comunale di Limbadi, di fronte al terribile contenuto delle dichiarazioni rese alla Dda di Catanzaro dal pentito lucano Antonio Cossidente e in base alla quali Maria Chindamo sarebbe stata ridotta brandelli dalle lame della fresa di un trattore oppure data in pasta ai maiali, si schiera senza incertezze al fianco dei familiari dell’imprenditrice di Laureana di Borrello, scomparsa la mattina del 6 maggio 2016, esternando loro piena vicinanza e solidarietà.