La cocaina trasportata da autista Sais

La cocaina viaggiava anche sui bus della Sais. E’ uno dei retroscena dell’operazione Kynara, che ha permesso alla polizia di arrestare trenta persone accusate a vario ti­tolo di associazione per delinque­re di stampo mafioso, finalizzata al traffico di sostanze stupefacen­ti, spaccio di stupefacenti e porto illegale di armi da sparo. Nel corso delle indagini coordi­nate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dalla sostituta pro­curatrice Tiziana Barbara Laudani è emerso, infatti, che il gruppo considerato organico al clan Cappello-Bonaccorsi e guidato da Mi­chele Vinciguerra “’u cardunaru” avrebbe consegnato a un autista della Sais, arrestato quel giorno stesso in flagranza dalla Guardia di finanza, due chili di cocaina che l’uomo aveva pagato con mazzette per 70 mila euro custodite in una borsa bianca con marchio “Kim”.