Appalti e racket del pesce spada. Chiusa l’indagine sui clan di Scilla

Capi, gregari e fiancheggiatori delle generazioni moderne delle ’ndrine di Scilla, esponenti della cosca “Nasone-Gietti”, ed anche l’ex sindaco della città emblema della Costa Viola, Pasqualino Ciccone, con l’ex consigliere comunale Girolamo “Gigi” Paladino: sono 39 gli indagati dell’operazione “Nuova linea” che hanno ricevuto l’avviso conclusioni indagini preliminari. L’atto è firmato dalla triade di Pubblici ministeri – Walter Ignazitto, Diego Capece Minutoli e Nicola De Caria – che ha coordinato l’indagine dell’Arma dei Carabinieri con cui è stato inferto l’ennesimo colpo alle organizzazioni mafiose operanti sul territorio. L’indagine “Nuova linea” completata infatti il filo diretto investigativo avviato con “Cyrano” e proseguito con “Alba di Scilla” (1 e 2) e “Lampetra”. A vario titolo, il ventaglio delle accuse spazia dall’associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto di armi da fuoco, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, tutte fattispecie aggravate dall’agevolazione mafiosa.