Coca e riciclaggio: un impero sotto scacco

C’è entusiasmo in Procura nazionale antimafia, e non tanto per la bellezza di 201 arresti tra Italia, Germania e Belgio, messi insieme grazie anche a Eurojust ed al progetto I-Can, quanto per la scoperta di un gigantesco network internazionale capace di inondare mezza Europa di cocaina e soprattutto reinvestire i proventi – anche in piena pandemia – speculando in tutto il mondo grazie anche a società gestite da cinesi. Ma non solo: la maxi-inchiesta ha svelato il coinvolgimento della ’ndrangheta nel traffico internazionale di armi da guerra dai Paesi dell’ex Unione Sovietica alle organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani passando attraverso il Pakistan. Droga e armi: ecco il cocktail al cento dell’operazione “Eureka”, che ha il suo epicentro a Reggio Calabria e un hub stavolta non a Gioia Tauro ma nel porto belga di Anversa. In manette, solo per conto della Procura dello Stretto, sono finiti in 108.