Catania e le ambizioni da narcos del boss cappelloto

Intercettazione dopo intercettazione e precisamente seguendo il “mediatore dei cavalli di ritorno” Massimo Ferrera i carabinieri sono arrivati a ricostruire un ingente traffico di cocaina che aveva come protagonista il cappelloto Salvatore Giuffrida. Alla fine dei conti il boss si sarebbe trasformato in un provetto narcotrafficante di cocaina, con vendite di partite di droga al dettaglio che fruttavano 1.000 euro al giorno per ciascuna piazza. All’ingrosso di polvere bianca invece la vendita è stata stimata dagli investigatori in 42 mila euro al chilo. Ferrera inoltre avrebbe lavorato in una delle “piazze” localizzate dai carabinieri. In totale sono state tre le zone individuate dai carabinieri una a Librino (viale Biagio Pecorino 16), una a San Giorgio (stradale Cravone 135 poi spostato in Via delle Gemme) e infine una fuori città precisamente a Nicolosi. Ma i contatti sarebbero arrivati fino a Siracusa, Trapani e Palermo.