Stragi, Mori indagato: “Mi faranno morire sotto processo”

Prima che le bombe venissero piazzate a Roma, Milano e Firenze nel 1993, l’allora colonnello Mario Mori aveva appreso notizie riservate — veicolate prima attraverso un maresciallo dei carabinieri, poi da fonti mafiose — sul progetto stragista di Cosa nostra dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio. Questo quadro accusatorio viene valutato dalla procura di Firenze, che ha indagato Mori per concorso in strage. All’ex comandante del Ros e già direttore dei servizi segreti italiani è stato notificato un avviso di garanzia (come da lui stesso comunicato) proprio per non aver rivelato «mediante doverose segnalazioni e/o denunce all’autorità giudiziaria, ovvero con l’adozione di autonome iniziative investigative e/o preventive, gli eventi stragisti».