Le due priorità del boss Filippo Barreca. La riconquista dello scettro del comando tra Pellaro e Bocale, la storica roccaforte sulla quale aveva disperso parte della sua indiscussa leadership criminale in virtù della detenzione e della condanna all’ergastolo nel processo “Barracuda”, e la rivitalizzazione dell’alleanza con le cosche di Archi, con i referenti delle nuove generazioni del gruppo De Stefano. Per la Procura antimafia di Reggio Calabria, ed adesso per la Procura generale che sta sostenendo l’accusa nel processo d’appello “Epicentro, ruotava attorno a queste due specifiche direttrici d’azione «il ritorno in campo» di Filippo Barreca, lo storico capoclan di Pellaro. In sede di requisitoria la Procura generale ha depositato agli atti del processo d’appello una approfondita memoria ricostruendo passo dopo passo tutte le contestazioni dei tre filoni di indagine: “Malefix”, “Nuovo Corso” e “Metameria”.
