Giochi e scommesse all’ombra dei clan

Fiumi di denaro strappati al Fisco e finiti nelle mani della ’ndrangheta reggina. Dei clan di Archi soprattutto, ma con ruoli ed interessi «importanti» di esponenti delle cosche di Rosarno. Per anni gruppi vicini o «espressione diretta» della ’ndrangheta hanno monopolizzato una fetta del voluminoso circuito delle scommesse e dei giochi sportivi on line. Centinaia di agenzie sbucate dal nulla nel breve volgere di una manciata di mesi, tutte estranee ai circuiti nazionali, legali e autorizzati, con sede fiscale e responsabilità giuridica all’estero – Malta in primis – di fatto nelle mani della mafia reggina. Uno scenario svelato da due inchieste – Gambling” e “Galassia” – condotte dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio con task force interforze. In sinergia operativa con l’Arma dei Carabinieri, delle Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e del centro operativo Dia.