È accusato di aver insabbiato nel gennaio 1992 l’indagine sulle infiltrazioni di mafia nel gruppo Ferruzzi e di aver ordinato di distruggere le poche intercettazioni fatte: ora, l’ex pm Gioacchino Natoli si difende dalla contestazione di favoreggiamento aggravato, i suoi legali hanno depositato una nota alla procura di Caltanissetta per comunicare l’esito di alcune indagini difensive. Il foglio al centro della contestazione, quello che disponeva la distruzione della bobine e dei brogliacci, non è l’unico agli atti della procura. La difesa ha trovato altri 62 provvedimenti fra il 1990 e il 1997. E adesso ribadisce che all’epoca c’era «una prassi» all’interno dell’ufficio inquirente di Palermo, come già detto da Natoli durante la sua audizione in commissione antimafia, nel gennaio scorso.
