Inchiesta Anteo sul traffico di droga. L’associazione cade anche in Appello

Rideterminate le pene per undici imputati e due assoluzioni ribaltate in altrettante condanne, è terminato così il processo d’appello nato dall’inchiesta Anteo che ha colpito il traffico di droga nella provincia di Catanzaro. Resta confermata, così come già aveva fatto il gup in primo grado, la non sussistenza del reato associativo. È stato infatti respinto l’appello che era stato presentato dalle pm della Dda Stefania Paparazzo e Debora Rizza. Nell’atto avevano sostenuto una «erronea valutazione delle prove acquisite, in alcuni casi del tutto trascurate. Dagli atti emerge chiaramente la prova dell’esistenza dell’associazione e del ruolo che ciascun imputato ha all’interno della stessa. Chiari i ruoli all’interno dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, caratterizzata dal vincolo che accomuna in modo durevole i promotori e i partecipanti, uniti dalla consapevolezza di operare nell’ambito di un’unica associazione».