L’incubo è finito poco prima di mezzogiorno. Quando il giudice per le udienze preliminari di Milano, Daniele Cardamone, ha letto il dispositivo della sentenza: assolti. I fratelli Pietro e Maria Antonietta Ventura lasciano la scena della maxinchiesta “Doppio binario” dopo quasi 4 anni di tribolazioni giudiziarie. E di “sospetti” rivelatisi in primo grado infondati. I Ventura sono imprenditori di razza a capo per lungo tempo di una delle più importanti aziende del Meridione, la “Ventura Costruzioni Ferroviarie” che offre lavoro a centinaia di persone e opera in tutta la Penisola. Il pubblico ministero Bruna Albertini ne aveva invocato la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione ma le articolate arringhe pronunciate in sede di rito abbreviato dai difensori dei due imprenditori, gli avvocati Giuseppe Bruno e Herman Costabile, hanno convinto il Gup della mancanza di qualsiasi loro responsabilità penale.
