La maestra legata al boss era «organica alla mafia»

La maestra, Laura Bonafede, che per anni ha intrattenuto una relazione intima con Messina Denaro, non poteva avere altro ruolo che quello di complice del boss: «Infatti non è di certo minimamente credibile che il latitante, notoriamente più pericoloso e più ricercato d’Italia, abbia condiviso importantissimi segreti per Cosa nostra, ovvero non solo la sua collocazione ma anche i suoi spostamenti; le sue precarie condizioni di salute e le questioni di natura mafiosa sino a raccogliere il suo testamento ricevendo le direttive sul dopo con una persona non affiliata, solo perché ad essa legata affettivamente». È uno dei passaggi della motivazione della sentenza con cui il gup di Palermo ha condannato a 11 anni e 4 mesi, per associazione mafiosa,